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Lo Squalo


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Lo Squalo


Lo squalo (Jaws) è un film horror del 1975 diretto da Steven Spielberg, basato sul romanzo omonimo del 1974 di Peter Benchley. Racconta di un grande squalo bianco che uccide dei bagnanti sull'isola di Amity, un immaginario luogo di villeggiatura estiva, spingendo il capo della polizia locale a cercare di ucciderlo con l'aiuto di un biologo marino e un cacciatore di squali. Il film è interpretato da Roy Scheider nel ruolo del capo della polizia Martin Brody, Richard Dreyfuss in quello dell'oceanografo Matt Hooper, Robert Shaw nei panni del cacciatore di squali Quint, Murray Hamilton in quelli del sindaco dell'isola di Amity e Lorraine Gary nel ruolo della moglie di Brody, Ellen. La sceneggiatura è accreditata sia a Benchley, che scrisse le prime bozze, che all'attore-sceneggiatore Carl Gottlieb, che riscrisse la sceneggiatura durante la lavorazione.


Girato principalmente in esterni a Martha's Vineyard, Lo squalo è stato il primo grande film girato in mare aperto e, di conseguenza, ha avuto una produzione travagliata, superando il budget e il programma previsti. Poiché gli squali meccanici del dipartimento artistico funzionavano poco, Spielberg decise principalmente di suggerire la presenza dello squalo, impiegando un tema minaccioso e minimalista creato dal compositore John Williams per indicare le sue imminenti apparizioni. L'uscita del film su oltre 450 schermi è stata un'uscita eccezionalmente ampia per uno dei principali film in studio dell'epoca ed è stata accompagnata da un'ampia campagna di marketing con una forte enfasi sugli spot televisivi e sul merchandising.


Il film uscì nelle sale statunitensi il 20 giugno 1975. Generalmente ben accolto dalla critica, Lo squalo divenne il film con maggior incasso nella storia all'epoca, e lo rimase fino all'uscita di Guerre stellari (1977). Vinse tre premi Oscar per il montaggio, il sonoro e la colonna sonora a John Williams, oltre a consacrare la fama di Steven Spielberg allora regista poco conosciuto di appena 28 anni, ed è spesso citato come uno dei film migliori di sempre.[2] Fu seguito da tre sequel, nessuno dei quali vide la partecipazione di Spielberg o Benchley, e da molti thriller imitativi.


Nella cittadina balneare dell'Isola di Amity (New England), una giovane donna di nome Chrissie Watkins lascia una festa notturna per andare a fare il bagno nuda, ma mentre è in mare viene attaccata ferocemente e trascinata sott'acqua da qualcosa. Al capo della polizia di Amity, Martin Brody, viene denunciata la scomparsa della ragazza e il vice Hendricks trova in seguito i suoi resti sulla spiaggia. Il medico legale informa Brody che Christine è stata uccisa da uno squalo. Martin ha intenzione di chiudere le spiagge, ma ciò gli viene vietato dal sindaco Larry Vaughn, che teme che la diffusione mediatica della notizia della morte della ragazza a causa di un attacco di squalo possa rovinare la stagione turistica estiva, fonte primaria del reddito della città. Il medico legale, dopo aver riesaminato il caso, attribuisce quindi la morte a un incidente con l'elica di una barca. Brody si trova costretto ad accettare la sommaria e inesatta nuova versione.


Poco tempo dopo, lo stesso squalo uccide Alex Kintner e anche un cane in piena vista di una spiaggia affollata. La madre del ragazzo, disperata, mette una taglia sullo squalo scatenando così una frenetica caccia alla bestia tra i pescatori dilettanti, e il cacciatore di squali professionista locale Quint offre i suoi servizi per un compenso ancora più alto. Nel frattempo il biologo marino e ittiologo Matt Hooper, ingaggiato da Brody, esamina i resti mutilati di Chrissie e determina che è stata senza dubbio uccisa da uno squalo.


Spielberg offrì il ruolo di Brody a Robert Duvall ma l'attore era interessato solo a interpretare Quint.[12] Stando a quel che dice Spielberg, Charlton Heston espresse il desiderio di interpretare il ruolo ma Spielberg pensò che Heston possedesse una così grande personalità e fama che avrebbe messo in secondo piano lo squalo, la vera star del film.[13] Roy Scheider iniziò ad interessarsi al progetto dopo aver sentito uno sceneggiatore e Spielberg parlare ad un party a proposito di uno squalo che saltava su una barca[9]; Spielberg non era inizialmente propenso ad assumere Scheider in quanto temeva che portasse sullo schermo un personaggio simile a quello da lui interpretato in Il braccio violento della legge, ovvero sempre un poliziotto.[12]


Un quarto modello di squalo venne costruito mesi dopo i primi tre. Quest'ultimo venne poi posizionato all'ingresso del parco divertimenti Universal Studios fino alla sua rimozione avvenuta nel 1990. Questo modello venne poi ritrovato in una discarica nel giugno 2010 e la sua autenticità è stata confermata da Alves e Arbogast.[22][23]


La colonna sonora originale di Lo squalo venne pubblicata dall'MCA nel 1975, mentre in versione CD nel 1992, includendo circa mezz'ora di musica che John Williams ha riedito per l'album. Nel 2000 vennero distribuite due versioni della colonna sonora: una nuova registrazione dell'intera colonna sonora del film eseguita dalla Royal Scottish National Orchestra diretta da Joel McNeely; l'altra venne distribuita dalla Decca/Universal in concomitanza con il rilascio del DVD per il venticinquesimo anniversario del film. Questa versione, che contiene tutti i 51 minuti della versione originale, è quella preferita dai fan.[34] L'altra versione è stata criticata per aver cambiato strumentazione e tempo rispetto a quella originale, benché sia comunque apprezzata per la qualità del suono.[35]


Lo squalo fu il primo film che deve il suo successo ad una "massiccia distribuzione" nelle sale. Per questo è considerato come punto di riferimento in tema di distribuzione e marketing.[41] Prima di esso i film venivano inizialmente proiettati in un numero limitato di sale, principalmente nelle grandi città, permettendo così di avere una serie di première. Con l'aumentare del successo, grazie anche al passaparola, i distributori avrebbero esteso le proiezioni ad altre sale. Qualche film avrebbe poi avuto una distribuzione a larga scala, come nel caso di Il padrino, sempre partendo da poche sale nei primi giorni di apertura.[42]


Lo squalo utilizzò anche una strategia di marketing poco seguita ai tempi in cui uscì, la pubblicità a livello nazionale specialmente a livello televisivo[43] (un mese prima la Columbia usò la stessa strategia di marketing con il thriller di Charles Bronson, Dieci secondi per fuggire, ottenendo però un successo mediocre). Lo spezzone pubblicitario conteneva venticinque-trenta secondi di filmato ogni sera e veniva trasmesso nelle prime serate dei network televisivi tra il 18 e il 20 giugno 1975.[41] Il direttore esecutivo dell'Universal, Sidney Sheinberg, scelse questa strategia per scopi economici, in quanto pensò che avrebbe potuto ammortizzare i costi pubblicitari in poco tempo, cosa che, come si sa, accadde. Questo azzardo di Sheinberg fece diventare Lo squalo un successo al box office facendo proclamare il film padre dei blockbuster estivi.[44][45]


Dopo il successo del film giornalisti e critici hanno preso Lo squalo come modello da seguire per la distribuzione dei film. Peter Biskind scrisse: "Il film sminuisce l'importanza delle recensioni scritte, cosa impossibile per un piccolo prodotto, trovando il suo pubblico solamente grazie alla buona qualità. [...] In questo senso, Spielberg è stato il cavallo di Troia che ha fatto sì che gli studios riassettassero il loro potere."[46] Anche l'autore Thomas Schatz scrisse a proposito dell'impatto del film:


Se un singolo film ha segnato l'arrivo della New Hollywood, questo è stato Lo squalo, il thriller diretto da Spielberg che ha ricalibrato il profitto potenziale dei successi di Hollywood e ridefinito parimenti il suo stato di merce e fenomeno culturale commerciabile. Il film ha posto un'enfatica fine ai cinque anni di recessione di Hollywood accompagnandolo in una era di thriller di alti costi, alta tecnologia e alta velocità.


Quando Lo Squalo uscì in America, il 20 giugno 1975, venne distribuito in un numero limitato di sale, 464.[47] Successivamente, il 25 luglio, le sale aumentarono fino a 675. Durante il primo fine settimana il film incassò più di 7 milioni di dollari e rimase primo in classifica per le successive cinque settimane.[48] Ben presto Lo Squalo superò gli 89 milioni di dollari realizzati dall'allora campione del box-office americano, L'esorcista, divenendo il primo film ad incassare 100 milioni di dollari al botteghino.[43][49] Il dipartimento di marketing della Universal pubblicò degli annunci in cui si vedeva lo squalo ingoiare i titoli che detenevano i precedenti record di incasso. La stangata (1973), L'esorcista (1973) e Il padrino (1972) finirono nelle sue fauci. Lo Squalo divenne il film di maggior successo di tutti i tempi, con un incasso in patria di 260.000.000 di dollari.


Al termine della sua vita distributiva in sala, Lo Squalo aveva incassato più di 470 milioni di dollari in tutto il mondo (circa 1,9 miliardi di dollari del 2010) e detenne il record di maggior incasso della storia del cinema prima del debutto di Guerre stellari due anni dopo.[50][51] Attualmente occupa il 150º posto nella classifica dei miglior incassi della storia del cinema.[51] Lo squalo e Guerre stellari sono considerati dei punti di riferimento per il modo di fare film negli Stati Uniti d'America alla conclusione del periodo della Nuova Hollywood.


Lo squalo ha ricevuto recensioni per lo più positive al momento del rilascio.[53] Roger Ebert del Chicago Sun-Times ha assegnato al film quattro stelle, definendolo "un film d'azione sensazionalmente efficace, un thriller spaventoso che funziona ancora meglio perché è popolato da personaggi che sono stati trasformati in esseri umani".[54] A.D. Murphy di Variety ha elogiato le capacità registiche di Spielberg e ha definito la performance di Robert Shaw "assolutamente magnifica".[55] Secondo Pauline Kael del New Yorker è stato " il più allegro e perverso film di paura mai realizzato... con più entusiasmo dei primi film di Woody Allen, molto più elettrizzante, ed è divertente in un modo alla Woody Allen".[56] Per la rivista New York Times, Frank Rich ha scritto: "Spielberg è benedetto da un talento che è assurdamente assente dalla maggior parte dei registi americani di questi tempi: quest'uomo sa davvero come raccontare una storia sullo schermo. Parla bene dei doni di questo regista il fatto che alcune delle sequenze più spaventose de Lo squalo siano quelle in cui non vediamo nemmeno lo squalo."[57] Scrivendo per la rivista New York, Judith Crist ha descritto il film come "un esilarante intrattenimento d'avventura di prim'ordine" e si è complimentata per le sue recitazioni e "straordinari risultati tecnici".[58] Rex Reed ha elogiato le scene d'azione "snervanti" e ha concluso che "per la maggior parte, Lo squalo è un film horror avvincente che funziona magnificamente in ogni campo".[59] 59ce067264






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